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Il progetto internazionale “openDBL” per la creazione del fascicolo digitale degli edifici pubblici sarà sperimentato venerdì 19 aprile. Ruvo di Puglia è l'unico Comune italiano che partecipa al progetto

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Qualcuno già lo chiama il “palazzo parlante”: openDBL (acronimo di Digital Building Logbook) è un progetto di ricerca internazionale che potrebbe contribuire a un cambio radicale nel settore dell’edilizia 4.0 e particolarmente nell’ambito della manutenzione e della cura delle costruzioni.

Un gruppo di professionisti internazionali è infatti al lavoro da circa un anno per definire un sistema digitale che, grazie a una rete di sensori e a una piattaforma dedicata, possa monitorare in tempo reale e in modo continuo le condizioni di un edificio anche di grandi dimensioni, stanza per stanza, piano per piano, ambiente per ambiente, registrando e controllando a distanza consumi energetici, livello di CO2, vibrazioni statiche, temperatura, affollamento, qualità dell’aria, umidità, pressione atmosferica, composti organici volatili, condizioni di sicurezza per le persone presenti, e molto altro ancora, con l’ambizione, per un futuro molto prossimo, di riuscire a tracciare anche dati strutturali relativi alla stabilità dell’edificio, alla vulnerabilità, alla salute dei punti critici e all’efficienza degli impianti con prospettive interessanti anche per quanto riguarda lo stato di conservazione nel tempo dei materiali, la manutenzione e la prevenzione dei rischi.

La piattaforma “openDBL” entrerà in attività in anteprima il prossimo venerdì 19 aprile in Puglia, a Ruvo di Puglia su un edificio che festeggia proprio quest’anno il secolo di vita: la scuola primaria Giovanni Bovio infatti fu consegnata al Comune di Ruvo di Puglia nel 1924, la campanella suonò per la prima volta il primo ottobre di quell’anno.

L’edificio, sottoposto a tutela della soprintendenza delle Belle Arti, ha superfici per 6000 metri quadri e ospita trenta aule in cui studiano ogni giorno 600 alunni. La scuola Giovanni Bovio si trova a Ruvo di Puglia in largo Di Vagno 13.

Venerdì 19 aprile, a partire dalle 11, la piattaforma entrerà in funzione per la prima volta pubblicamente alla presenza dei partner internazionali, nei prossimi mesi altri test verranno eseguiti a Kifissia (Atene) e a Mislata (Valencia) su edifici con caratteristiche diverse.

A lavorare a questo esperimento, tra i primi di questo genere in Europa, è un consorzio che mette insieme 13 partner (tra aziende specializzate in nuove tecnologie e pubbliche amministrazioni) di sette diversi paesi europei: Germania, Grecia, Italia, Lituania, Polonia, Romania e Spagna. Quello di Ruvo di Puglia è l’unico Comune italiano che partecipa al progetto.

Il progetto “openDBL” è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe 2021-27 che si propone di rivoluzionare il settore dell’edilizia attraverso l’innovazione digitale.

Scopo finale del progetto è la creazione di una piattaforma per la gestione dei fascicoli digitali “digital logbook” degli edifici, consentendo la consultazione da remoto e in tempo reale di informazioni di vario tipo utili per pianificare le manutenzioni e per monitorare i consumi e il confort interno.

Il progetto è stato ideato da Mario Caputi (ruvese che vive a Milano), è coordinato da Italo Spada di CETMA e si concluderà a fine 2025.

«Per i tanti Comuni italiani che, come noi, devono preservare un patrimonio immobiliare pubblico complesso, tanto vecchio quanto fragile – spiega Antonio Mazzone, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ruvo di Puglia – poter contare su un progetto come questo pienamente operativo sarebbe di grandissimo aiuto. La cronaca ci ricorda ogni giorno quanto il tema dei controlli sia attuale e sensibile: dopo ogni incidente scoppia inevitabile il dibattito sulle responsabilità e sulle verifiche. Da anni gli amministratori lanciano allarmi inascoltati: verificare in modo accurato e sistematico le condizioni di salute di un edificio per un ente locale è difficile (vista la cronica carenza di organico degli uffici tecnici a cui è affidata la gestione del patrimonio), complesso e molto costoso, ecco allora che una piattaforma in grado di coniugare risparmio ed efficacia rappresenterebbe la soluzione auspicata per un problema immenso. Disporre di un monitoraggio continuo e accurato per tutti gli edifici pubblici, dalle scuole all’edilizia pubblica, dagli uffici alle biblioteche ai musei senza dimenticare i monumenti e le infrastrutture, significherebbe edifici pubblici più sicuri, maggior tutela per la salute dei cittadini e una gestione più sostenibile e funzionale del patrimonio pubblico. Abbiamo scommesso da subito e con grande convinzione su questo progetto e i primi segnali sono estremamente positivi».

«È motivo di orgoglio per noi – afferma Italo Spada di CETMA, Coordinatore del progetto – essere riusciti ad aggiudicarci un finanziamento così prestigioso come Horizon Europe e aver portato a compimento il primo progetto pilota di questo importante bando europeo, ciò dimostra che la Puglia è sempre in prima linea quando si parla di innovazione».

«Una volta standardizzato il sistema – spiega Mario Caputi, amministratore della società di consulenza in2it, e ideatore del progetto – sarà possibile gestire gli edifici pubblici semplificando enormemente il lavoro dei tanti addetti ai lavori (progettisti, architetti, costruttori, manutentori) e fornendo i dati utili a ridurre costi e tempi di intervento».

A partire dal 1° Gennaio 2025, le Stazioni Appaltanti italiane con progetti di valore pari o superiori a 1 milione di euro saranno tenute a utilizzare piattaforme digitali interoperabili come openDBL per condurre gare di progettazione e/o costruzione. Questa nuova regolamentazione, parte del recente Codice degli Appalti Pubblici, sta spingendo le autorità e gli operatori del settore a adeguarsi alle nuove tecnologie digitali.

English Version

Some already call it the "talking building": openDBL (an acronym for Digital Building Logbook) is an international research project that could contribute to a radical change in the construction 4.0 sector particularly in the field of maintenance and care of buildings.

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A group of international professionals has been working for about a year to define a digital system that, thanks to a network of sensors and a dedicated platform, can continuously monitor the conditions of large buildings in real-time, room by room and floor by floor, recording data and remotely controlling energy consumption, CO2 levels, temperature, occupancy, air quality, humidity, atmospheric pressure, volatile organic compounds, and more. The ambition is to also trace structural data relating to the stability of the building, vulnerability, critical point health, and system efficiency, with interesting perspectives on material conservation over time, maintenance, and risk prevention.

The "openDBL" platform will go live in preview on Friday, April 19th, in Ruvo di Puglia at a building that celebrates its centenary this year: the Giovanni Bovio primary school. The school, which was handed over to the Municipality of Ruvo di Puglia in 1924, rang its bell for the first time on October 1st of that year.

The building, subject to the protection of the Superintendence of Fine Arts, spans 6000 square meters and houses thirty classrooms, where 600 students study daily. The Giovanni Bovio school is in Ruvo di Puglia at Largo Di Vagno 13.

On Friday, April 19th, starting at 11 am, the platform will come into operation publicly for the first time in the presence of international partners. In the coming months, further tests will be conducted in Kifissia (Athens) and Mislata (Valencia) on buildings with different characteristics.

Working on this experiment, among the first of its kind in Europe, is a consortium that brings together 13 partners (including companies specializing in new technologies and public administrations) from seven different European countries: Germany, Greece, Italy, Lithuania, Poland, Romania, and Spain. Ruvo di Puglia is the only Italian municipality participating in the project.

The “openDBL” project is funded by the European Commission as part of the Horizon Europe 2021-27 program, which aims to revolutionize the construction sector through digital innovation.

The final aim of the project is the creation of a platform for managing digital files, a "digital logbook" of buildings, allowing remote, real-time consultation of various types of information useful for maintenance planning and consumption monitoring internally.

"This is a source of pride for us," states Italo Spada of CETMA, Coordinator of the project, "to have secured such prestigious funding from Horizon Europe and to have completed the first pilot project of this important European initiative, demonstrating that Puglia is always at the forefront of innovation."

"Once the system has been standardized," explains Mario Caputi, administrator of the consultancy firm in2it and creator of the project, "it will be possible to manage public buildings, greatly simplifying the work of many workers (designers, architects, builders, maintenance workers) and providing useful data to reduce costs and intervention times."

Starting from January 1, 2025, Italian Contracting Authorities with projects worth €1 million or more will be required to use interoperable digital platforms such as openDBL to conduct design and/or construction tenders. This new regulation, part of the recent Public Procurement Code, is pushing authorities and sector operators to adapt to new digital technologies.

Ruvo Live. (2024, April 16). Sperimentazione del progetto OpenDBL "Palazzo parlante" sulla scuola Bovio [Experimentation of the OpenDBL project "Talking Building" on the Bovio school]. Ruvolive.it. https://ruvolive.it/2024/04/16/sperimentazione-del-progetto-opendbl-palazzo-parlante-sulla-scuola-bovio/ 

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